Medicina Anti – Aging

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Per comprendere le basi della medicina anti-aging intesa come medicina preventiva e necessario comprendere il processo biologico dell’invecchiamento fenomeno che appartiene a tutti gli esseri viventi.
L’invecchiamento fisiologico va distinto da quello patologico che e rappresentato da una serie di segni e sintomi ad insorgenza rapida e precoce.

La vita dell’uomo e regolata dall’equilibrio tra il Sistema Nervoso, Immunitario ed Endocrino. Dobbiamo quindi considerare l’organismo come un sistema aperto dove ogni singolo distretto comunica e collabora con gli altri al fine di garantire un buon equilibrio dell’insieme con l’ambiente. L’invecchiamento deve quindi considerarsi come una alterazione della comunicazione tra questi tre grandi sistemi, in definitiva una sconnessione di segnali e di informazioni che porta ad una maggiore vulnerabilita dell’organismo nei confronti degli agenti patogeni.

Esistono varie teorie sull’invecchiamento che investono sia l’organismo che i singoli organi. A cui si aggiungono le teorie sull’invecchiamento cellulare e molecolare.
Ma al di là delle varie teorie quali sono le cause dell’invecchiamento? Oggi e stato dimostrato il meccanismo mediante il quale il danno ossidativo produce morte cellulare. Queste ricerche hanno dimostrato che la vita di ogni cellula e il risultato dell’equilibrio tra produzione di composti ossidanti, radicali liberi, e sostanze antiossidanti.

Questo equilibrio e influenzato da fattori interni genetici e fattori esterni come stile di vita, alimentazione, fumo, stress, radiazioni UV, inquinamento, inadeguata attivita fisica.
Gli effetti dell’invecchiamento sono caratterizzati:
da stress ossidativo con produzione di radicali liberi dell’ossigeno e danni alle membrane, ed ai tessuti in generale;
dalla glicazione delle proteine;
dal deficit di metilazione con riduzione della funzionalita del DNA cellulare;
dall’ingresso eccessivo degli ioni calcio all’interno della cellula con perdita della sua funzione;
dallo squilibrio degli acidi grassi essenziali con alterazione delle membrane biologiche;
dalla disfunzione del sistema immunitario;
da alterazione della produzione di neurotrasmettitori;
da alterazione della funzione circolatoria con danni da ipossia cronica.
Approfondiamo la conoscenza dei primi quattro punti.
I Radicali Liberi e l’Ossidazione 
La formazione di radicali liberi e dovuta ad alterazione della catena respiratoria mitocondriale.
Si tratta di sostanze chimiche che possiedono uno o piu elettroni spaiati negli orbitali esterni, con conseguente sottrazione di elettroni ad altre molecole. La sottrazione elettronica si rende necessaria per completare il loro ottetto, che attiva una reazione a catena. Caratteristica fondamentale dei radicali liberi e la loro spiccata reattivita e instabilita con vita molto breve. Questi radicali possono essere prodotti direttamente nel corpo (microcosmo-endogeni) o possono provenire dall’ambiente esterno (macrocosmo-esogeni).

In che modo alimentiamo la produzione di radicali liberi?

Attraverso le diete ipercaloriche, l’alcool, l’attivita fisica intensa, l’esposizione ai raggi UV del sole, il tabacco, i processi infiammatori dell’organismo, soprattutto cronici, l’inquinamento, i trattamenti farmacologici e le vaccinazioni, lo stress.
Il rapporto tra radicali liberi, invecchiamento e danni cardiovascolari si realizza attraverso danni cellulari per ossidazione degli acidi grassi polinsaturi. In conseguenza di ciò le proteine si frammentano con frequente danneggiamento del DNA.

Invecchiamento e cervello

Ricerche degli ultimi anni dell’Universita di Pisa hanno evidenziato che buona parte dei fenomeni di plasticita cerebrale e legata a delle proteine che fanno parte dell’ossatura del DNA ed in particolare agli “istoni”. Queste proteine sarebbero piu reattive nei giovani ed inoltre sono modificabili da stimoli esterni, come un fascio di luce. Poiché queste modifiche influenzano l’attivita dei geni, il team di Pisa ha identificato in esse la causa della maggiore o minore plasticita del cervello. Per dimostrarlo, i ricercatori hanno provato a produrre delle modificazioni sugli istoni; hanno cioe usato sui topi una sostanza, la tricostatina, che aumentando l’acetilazione degli istoni, provoca le stesse reazioni generate in una giovane mente da una stimolazione luminosa. Il risultato ha confermato che nei cervelli adulti trattati con tricostatina la plasticita della corteccia visiva e aumentata e che i topi adulti si sono comportati come quelli in via di sviluppo. La tricostatina quindi a livello sperimentale si e dimostrata, almeno sui topi, una sostanza anti-aging per la plasticita cerebrale.
Sempre alla plasticita e legata l’attitudine del sistema nervoso centrale a riorganizzarsi dopo una lesione, con conseguente recupero funzionale, parziale o totale.
In conclusione il cervello e un organo capace di produrre nuovi neuroni, dalle proprie cellule staminali e tutto questo e controllato dai neurotrasmettitori e da tutto il sistema PNEI. Il cervello e una rete dinamica mutabile. Peculiarita che gli permette di aggiornarsi continuamente in funzione alle necessita comunicative e computazionali. La potenzialita plastica del cervello nell’uomo e dimostrabile in base al cambiamento di massa encefalica dalla nascita alla maturita. Questo aumento e di circa il doppio. Il principio su cui si basa la plasticita e la memoria cellulare. Le cellule neuronali hanno maggiore attivita e di conseguenza formano piu sinapsi tra di loro in ambienti arricchiti, durante l’apprendimento e in caso di riorganizzazione cerebrale.

Come impostare una terapia estetica ed AntiAging efficiente
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Primo steep: visita generale per studiare il biotipo ed il fototipo

VISO
Possibilità terapeutiche anti aging:

1. invasive:

• Biostimolazione con agopuntura cosmetica e fotobiostimolazione
ciclo di 12 sedute 2 volte l’anno + una seduta mensile di mantenimento
• Rigonfaimento labbra con agopuntura connettivale shaping
• Trattamento del codice a barre con collagene e agopuntura
• Biostimolazione e biorivitalizzazione iniettiva
• Applicazione di fili da biostimolazione 2 volte l’anno
• Microbiobotox con biostimolazione per ottimizzare terzo inferiore viso, collo e décolleté
• Microinsulina per ridare volume alle forme del viso, décolleté ed interno braccia

2. non invasive:
• Fotoporazione senza aghi con needling, fattori di crescita EGF e/o biostimolanti
• Fotoporazione botulino like
• Peeling o PRX 4 sedute 2-3 volte l’anno

3. Prescrizione cosmetologia casalinga

COLLO & DÉCOLLETÉ

4. invasive:

• Carbossiterapia e biostimolazione con vitamine ed organoterapici cicli di 6 sedute 3 volte l’anno
• Applicazione di fili da biostimolazione 2 volte l’anno
• Microbotulino per ottimizzare terzo inferiore viso e collo & décolleté
• Microinsulina per ridare volume alle forme del viso, décolleté ed interno braccia

5. non invasive:
• Fotoporazione senza aghi con needling, fattori di crescita EGF e/o biostimolanti
• Peeling o PRX 4 sedute 2-3 volte l’anno

CORPO
seno cute rilassata
• PRX 4 sedute 6 volte l’anno
• Agopuntura cosmetica e fotobiostimolazione ciclo di 12 sedute 2 volte l’anno
• Innalzamento seno con agopuntura connettivale shaping e microinsulina

glutei e cosce cellulite
• Mesoterapia e carbossiterapia 6 sedute 3 volte l’anno associate eventualmente a fotoporazione
• Peeling corpo 4 sedute 2- 3 volte l’anno

per adipe cosce e addome
• Intradermolipolisi associata ad agopuntura connettivale shaping per adipe tre cicli l’anno

Zona genitale femminile
• Carbossiterapia per ridare tono all’area vulvare e alle grandi labbra

ESTETICA ED ANTI-AGING VULVO VAGINALE – LINK

TERAPIA ANTI AGING GENERALE
per rallentare l’invecchiamento e l’età biologica
• Agopuntura anti aging 6 sedute 2 – 3 volte l’anno con 1 seduta al mese di mantenimento
• Terapia integrativa (antiossidanti, antiaging, endofarmacologia)
• Flebo antiaging ogni 2-3 mesi

TERAPIA ESTETICA CORRETTIVA

• L’agopuntura cosmetica agisce attraverso la stimolazione dei fibroblasti, del collagene ed il rilassamento dei muscoli mimici del viso.
• Filler per riempire rughe
• Botulino per distendere terzo superiore viso

PER APPROFONDIRE:

• La Fotobiomodulazione è una terapia basata sulla comunicazione ed interazione tra energia
luminosa e tessuti. La luce monocromatica agisce interferendo sulla catena respiratoria mitocondriale della cellula (centrali energetiche) e più in particolare sulle strutture enzimatiche denominate “citocromo-ossidasi”. Questo porterà ad un aumento della produzione di energia endogena sotto forma di ATP che la cellula utilizzerà per migliorare le sue funzioni. Dal punto di vista terapeutico ciò si manifesterà in un miglioramento dell’attività funzionale di quel tessuto “fotostimolato” e quindi in un rapido ripristino della sua integrità e miglioramento dell’elasticità cutanea
Effetti:
1° Un aumento dell’attività dei Fibroblasti.
2° Un incremento del Flusso Sanguigno.
3° Una inibizione delle Metalloproteasi.
4° Una maggiore elasticità delle fibre elastiche.

L’incremento della deposizione di collagene di tipo I, ottenuto con fotomodulazione LED, si manifesterà attraverso un miglioramento della texture cutanea e del profilo di superficie.

Fili da biostimolazione
Il trattamento con fili biostimolanti rappresenta una tecnica medica iniettiva, che prevede l’impianto per via percutanea a livello dermico di fili riassorbibili di PDO (polidioxanone), materiale biodegradabile e biocompatibile (composto da materiali compatibili con il tessuto umano) già ampiamente utilizzato in medicina come filo di sutura. Lo scopo del trattamento è la biostimolazione dermica attuata grazie all’azione di stimolo della sintesi di collagene, di miglioramento della vascolarizzazione e di sostegno del derma da parte dei fili biostimolanti.
La biostimolazione dermica, attivata già dopo un singolo trattamento, è ottenuta nella sua completezza a seguito di più di un trattamento in base alle condizioni di partenza e allo stato clinico della cute del paziente.
La degradazione di fili da parte dell’organismo, proprio perché biodegradabili, è totale in un periodo variabile di 4-6 mesi. Questa variabilità di tenuta è legata alle caratteristiche individuali del prodotto (spessore del filo impiantato) sia a quelle del soggetto ricevente.
L’impianto dermico dei fili biostimolanti avviene tramite l’inserimento cutaneo di aghi ipodermici. Solitamente non necessita di anestesia.
I fili biostimolanti seguono nelle fasi di produzione e di distribuzione un iter legislativo secondo le regole previste dalla C.E. (Comunità Europea) ed imposte dalla legislazione italiana.

• Peeling
Il Peeling Chimico Cutaneo è un trattamento medico, consistente nell’applicazione cutanea di un acido (o di una combinazione di acidi) che viene scelto dal medico in funzione delle finalità da raggiungere, e che ha azione chimica sulla pelle, tale da danneggiare l’epidermide ed intaccare il derma allo scopo di regolarizzare le relative imperfezioni ed ipercromie, accelerare il ricambio cellulare, regolarizzare il sebo, restringere i pori dilatati, migliorare qualitativamente il manto cutaneo, stimolare i fibroblasti alla ricostruzione del collagene e dell’elastina al fine di dare nuova vitalità e freschezza alla pelle agendo attivamente nel rinnovo dello strato cutaneo nella sua totalità.
Può quindi essere utile nella prevenzione e trattamento dell’invecchiamento cutaneo, per contrastare e trattare le rughe, levigare e rendere più luminosa ed omogenea la pelle, nel regolarizzare il sebo nelle pelli seborroiche e nel trattamento dell’acne specificatamente nelle fasi pre e post acneiche, ma anche più specificamente con peeling localizzati e mirati all’asportazione di macchie cutanee
Il trattamento viene effettuato secondo procedure diverse a seconda del prodotto impiegato che solitamente viene applicato con un protocollo specifico e successivamente neutralizzato o meno a seconda della specificità dello stesso; a seguito dell’applicazione del prodotto si avverte un bruciore più o meno forte, seguito da un arrossamento della zona, e successiva desquamazione di durata variabile secondo l’entità del trattamento e la soggettività del paziente.

• PRX – T33
Nel PRX – T33 l’acido tricloracetico é utilizzato solo al 33% in combinazione con il 5% di acido cogico e perossido di idrogeno, che penetra rapidamente nelle membrane cellulari dei cheratinociti e neutralizza subito l’effetto esfoliante del TCA.
Ciò consente di ottenere una valida alternativa alla biorivitalizzazione iniettiva che sfrutta appieno l’azione ristrutturante dell’acido tricloacetico per innescare nei fibroblasti e nel collagene un vero e proprio processo rigenerativo.
Le zone in cui il PRX – T33 trova maggiori indicazioni, oltre al viso nella sua totalità, sono il collo, dove spesso sono presenti quelle antiestetiche rughe circolari, e il décolleté che presenta maggiormente i segni dell’invecchiamento cutaneo, quali pieghe longitudinali, cute poco idratata, macchie scure e capillari dovute, spesso, ad una esposizione solare esagerata.
Efficace anche sulla cute rilassata del seno ed é un ottimo trattamento nell’acne in fase attiva, portando ad un netto miglioramento già dalla prima seduta.
I risultati del PRX – T33 sono visibili già dalla prima seduta, ma se si vuole ottenere un risultato più stabile nel tempo, avremo bisogno di ripetere le sedute settimanalmente per almeno 4-6 volte.

• Carbossiterapia
Si utilizzano applicazioni con uno strumento ad emissione di gas anidride carbonica a pressione compresa tra 2,5 e 3,5 bar. È possibile il trattamento di varie aree del viso, del corpo e dei genitali esterni per la correzione di inestetismi quali: Lassità cutanea PEF Smagliature Borse oculari/occhiaie Rughe glabellari Lassità grandi labbra

• Biostimolazione cutanea
Consiste nella inoculazione di una sostanza nelle seguenti zone: Gabella, zigomi, nasogeniene, angolo inferiore della bocca e zona sottomentoniera, onde ottenere l’ottimizzazione biologica dello stato della cute delle zone trattate. La sostanza che verrà iniettata durante il trattamento può essere:
-l’acido jaluronico puro, non cross-linkato.
-aminoacidi precursori del collagene, dell’elastina e dei glicosaminoglicani.
-prodotti omeopatici ed omotossicologici.

• Microbotulino
Il Microbotox consiste nell’impiego della sicura e sperimentata tossina botulinica mediante diluizioni maggiori. Tale strategica soluzione, meno concentrata, una volta iniettata con tecnica a micro pomfi con finissimi aghi, su tutto il terzo inferiore del volto e sul collo agisce rilassando delicatamente la muscolatura sottostante. In maniera sorprendente, la pelle soprastante si distende e si tonifica con netto miglioramento della linea mandibolare, che subisce un’azione liftante, e oggettiva attenuazione delle bande verticali e delle rughe orizzontali del collo. La concomitante azione sulle ghiandole sebacee e sudoripare della cute, determina un miglioramento della texture e della luminosità.
Il Microbotulino può essere diluito anche con sostanze per biostimolazione e biorivitalizzazione con eccezionale potenziamento dell’effetto.

• Intradermolipolisi
La conoscenza della biologia e della fisiopatologia del tessuto adiposo ci permette di mettere a punto metodiche innovative utili ad ottenere la riduzione del numero delle cellule adipose. L’intradermolipolisi è il trattamento di riduzione degli eccessi adiposi mediante la stimolazione dell’apoptosi degli adipociti Sempre più usata per la mancanza di effetti collaterali, la tollerabilità e la grande efficacia. Il termine apoptosi deriva dal greco ed indica la caduta dei petali da un fiore che muore. In biologia il termine viene usato per definire il processo che porta a morte programmata una cellula. L’apoptosi si differenzia dalla necrosi cellulare per l’assenza d’infiammazione. A differenza della necrosi, che è una forma di morte cellulare traumatica che deriva dalla lesione cellulare, l’apoptosi produce frammenti di cellule chiamate corpi apoptotici che i fagociti, i macrofagi, cellule del sistema immunitario, sono in grado d’inglobare e rimuovere rapidamente, quindi eliminandole, prima che il contenuto della cellula possa riversarsi verso le cellule circostanti e causare danni, quindi la cellula adiposa viene eliminata per fagocitosi da parte dei macrofagi senza liberazione dei mediatori chimici tipici dell’infiammazione.

• Agopuntura anti aging
In letteratura troviamo moltissime sperimentazioni sulle proprietà anti aging dell’agopuntura. I risultati si sono evidenziati sull’inibizione dell’aptosi, sullo stress ossidativo, sulla regolazione dell’espressione di HSP 84 e 86, sull’incremento della espressione della Bcl2 e del PKC nel sangue periferico di individui anziani, sulla proliferazione delle T cell e su IL-2/IL-2R e CD8+CD(+)28 T. Si sono inoltre constatati risultati sulla regolazione dell’espressione genica di NF-E2, YB-1 e LRG47. Tutti effetti atti a rallentare i processi di invecchiamento.

• Microinsulina per dare volume
È una novità a livello mondiale. L’Insulina viene somministrata in biostimolazione a basso dosaggio associata secondo i casi a complessi omeopatici, silicio organico, peptidi biomimetici, acidi grassi, sali minerali, acido ialuronico ed anti ossidanti.
L’Insulina è utilizzata per bioristrutturare i tessuti cutanei, adiposi, muscolari per i suoi principali effetti anabolici: lipogenesi, protidosintesi e/o catabolici ovvero inibizione della proteolisi, per la sua capacità di permettere il nutrimento cellulare e di stimolare l’attività mitotica cellulare Da qui risulta l’importanza di trattare nel modo globale sia il viso che il corpo, trovando indicazione nella biorivitalizzazione, biostimolazione e tonificazione, viso, collo e decolleté, rassodamento del corpo, rimpolpamento del viso e rimodellamento del seno.