L’OMS consiglia una razione quotidiana di 400 mg. di calcio; in America è stata negli ultimi anni passata da 800 mg. a 1200 mg.

Quando si toglie il latte vaccino e i derivati dalla dieta sorge sempre la domanda da dove prendere il calcio, anche perché l’uso routinario della MOC dopo la menopausa ha ingigantito lo spauracchio dell’osteoporosi che in questa epoca della vita è fisiologica.
Molto ci sarebbe da dire sull’affidabilità della MOC e sugli errori interpretativi di lettura, anche perché i risultati variano da apparecchiatura ad apparecchiatura e sono direttamente proporzionali alla taratura; vi sono quindi variabili legate alle macchine e agli operatori.
Ma veniamo al tema centrale dell’apporto alimentare dl calcio. Se la sorgente più importante di calcio per costruire lo scheletro umano fosse il latte dovremmo chiederci come fanno le mucche e gli elefanti ad avere uno scheletro forte e a non andare incontro ad osteoporosi mangiando solo erba. In effetti nessuna specie animale beve latte dopo i primissimi anni di vita, solo l’uomo conserva questa abitudine e per di più utilizza solo il latte vaccino programmato biologicamente per l’accrescimento del vitello.
L’organismo umano è in effetti in grado di compiere notevolissime trasformazioni fisiche e chimiche delle sostanze, Infatti se un erbivoro è in grado di costruire le sue proteine di struttura ed i relativi amminoacidi dall’erba, non si vede perché non possa farlo anche l’uomo che come ultimo grado evolutivo contiene in sé le potenzialità biologiche anche degli erbivori. Questo per sfatare le teorie che gli aminoacidi essenziali della carne o il calcio del latte siano indispensabili alla vita umana.
Ciò premesso esaminiamo due problemi fondamentali legati al calcio e all’osteoporosi: l’apporto di calcio alimentare e gli alimenti in grado dl depauperare le riserve di calcio. Questo perché troppo spesso la nostra attenzione si focalizza sull’assunzione di calcio ed assai poco sui meccanismi, senza dubbio più importanti, che favoriscono l’osteoporosi.

Le fonti di calcio al di fuori del latte e derivati sono:
1. Alghe: Agar (567 mg.CAx100gr.), Dulse (296 mg.CAx100gr.), Hiziki (1.400 mg.CAx100gr.), Kelp (1.093 mg.CAx100gr.), Kombu ( 800 mg.CAx100gr.), Wakeme (1.300 mg.CAx100gr.);
2. Legumi;
3. Noci ( circa 190 mg.CAx100gr.) e Mandorle (circa 250 mg.CAx100gr.);
4. Salmone in scatola con spine(circa 230 mg.CAx100gr.);
5. Sardine con le spine (circa 400 mg.CAx100gr.);
6. Semi di sesamo a Tahin (circa 1.100 mg.CAx100gr.);
7. Zuppa di ossa e lische (pesce, manzo e pollame) con un cucchiaino di aceto di vino che estrae il calcio disponibile nel brodo;
8. Verdure: broccoli (circa 130 mg.CAx100gr.), cavoli (circa 190 mg.CAx100gr.), cime dl rape (circa 40 mg.CAx100gr.), crescione d’acqua (circa 150 mg. CA x100gr.), prezzemolo (circa 200 mg.CAx100gr.) senape, tarassaco (circa 190 mg.CAx100gr.).

Se esaminiamo con attenzione questi valori del calcio notiamo che essi sono genericamente superiori al valori contenuti nel latte vaccino (circa 118 mg.CAx100gr.) ed ancor più rispetto a quello umano (circa 33 mg.CAx100gr.). Solo il formaggio “Svizzero” (circa 925 mg.CAx100gr.) ed il formaggio Inglese “Cheddar” (circa 750 mg.CAx100gr.) hanno valori più consistenti, la ricotta invece come la maggior parte dei formaggi freschi ha solo 94 mg.CAx100gr. Con l’aggravante che tutti i derivati del latte peggiorano la quota ematica di colesterolo e determinano quasi sempre fenomeni di intolleranza immunologica a livello della mucosa intestinale con problemi allergici respiratori, emicranici o reumatici. Dobbiamo inoltre rilevare che il calcio dei latte é in rapporto squilibrato con il fosforo per cui una parte non verrà assorbita in maniera corretta.
Abbiamo dl proposito tralasciato tra le verdure gli spinaci anche se contengono abbondantemente calcio perché apportano quote non indifferenti di acido ossalico che come dice il suo nome si lega al calcio ostacolandone l’assimilazione. Per questo motivo spesso si associano gli spinaci alle uova, al formaggio o alla pancetta per controbilanciare questa proprietà dell’acido ossalico. Un ottima associazione risultano essere i semi di girasole.
Veniamo ora al punto più interessante della nostra ricerca cioè i fattori che accelerano la perdita di calcio ovvero l’osteoporosi. Esistono infatti fattori in grado di apportare calcio in una situazione di squilibrio o altri che drenano il calcio o altri ancora che favoriscono il suo deposito in sedi non appropriate come i tessuti molli, reni o colecisti. Quindi non é sufficiente introdurre calcio in quanto l’organismo deve essere in grado di captarlo e di utilizzarlo. Inutile continuare a considerare il corpo come una macchina in cui occorre a tutti i costi introdurre carburante. Per fortuna l’uomo è in grado di elaborare a livello chimico-fisico e spirituale ogni sostanza con cui viene in contatto arricchendola dell’energia che gli è propria.

Gli alimenti che in vario modo influenzano l’equilibrio dei calcio sono:

1. Aceto: utilizza il Calcio per il suo effetto tampone sull’acidità se non si assumono latticini il calcio viene prelevato da ossa e denti.

2. Agrumi: vale lo stesso discorso dell’aceto.

3. Alcol: interferisce con l’assorbimento del calcio ed è osteotossico.

4. Alimenti iperproteici: l’espulsione di calcio e la sua mobilizzazione dalle ossa é proporzionale alla quantità dl proteine assunte

5. Caffè: stimola la perdita di calcio quando é assunto in quantità notevoli nove o più tazze al giorno.

6. Sale: esperimenti fatti in Olanda hanno dimostrato una perdita di calcio proporzionale alle quantità di sale assunto con l’alimentazione.

7. Solanacee: pomodori, peperoni, patate, melanzane e tabacco contengono alcaloidi che favoriscono la perdita del calcio; per questo motivo sono entrati nell’alimentazione spesso associati ai latticini (pizza, parmigiana ecc.).

8. Anche il fumo accelera l’osteoporosi.

9. Vino: come per l’aceto e gli agrumi.

10. Zuccheri: il metabolismo degli zuccheri produce acidi organici e quindi acidificazione che fa perdere calcio. Inoltre anche il livello calcio/fosforo del sangue viene ad alterarsi e quindi si abbassa il fosforo rendendo ancora più difficoltoso l’assorbimento del calcio.

Quindi l’aceto, gli agrumi, il vino e tutte le solanacee in assenza di latticini possono essere dannose perché distruggono calcio organico. Così come se assunti con derivati del latte neutralizzano buona parte del calcio in essi contenuto. Anche il limone può essere molto dannoso per questo stesso motivo.
In generale tutti gli alimenti acidificanti (zucchero, cibi iperproteici, legumi, pane, cereali, anche integrali, tendono ad eliminare i minerali tampone per cui è indispensabile la presenza delle verdure e delle alghe nell’alimentazione, che per il loro potere alcalinizzante contrastano l’acidità e quindi la perdita di minerali tra cui il calcio.