L’intolleranza al lattosio è di gran lunga la più frequente anomalia enzimatica legata all’alimentazione Interessa il 25% della popolazione europea, il 50-80% degli ispanici, gli indiani del sud, i neri, gli ebrei Ashkenazi e addirittura il 100% degli asiatici e, ancora, gli indiani d’America. Se fino ad una decina d’anni fa se ne conoscevano quasi solo i quadri congeniti dell’infanzia e dell’adolescenza, oggi sono emergenti forme diverse di carenza della lattasi. Si discute attualmente di: deficit primario di lattasi, deficit secondario, congenito e deficit evolutivo. La sintomatologia comune resta più o meno la stessa e quindi la diagnosi precoce diventa il mezzo più sicuro per identificare la forma e personalizzare la terapia, essenzialmente dietetica. Tuttavia, non sempre il lattosio non assorbito causa intolleranza e alla fine il quadro manifesto sembra dipendere dalla microflora del colon. BMJ Editorials Lactose intolerance 2007; 334:1331-1332

Latte e derivati indeboliscono il sistema immunitario intestinale?

Il latte vaccino può creare intolleranze? È giusto berlo a colazione? Con cosa può essere sostituito? Domande cui risponde il professor Osvaldo Sponzilli

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